domenica 12 febbraio 2012

Libere di Essere, Libere di Vivere

L'adolescenza porta con sé momenti difficili, di crescita, apprendimento, presa di decisioni, devi cominciare a pensare al futuro, ci sono però ragazze alle quali questo diritto viene negato, si ritrovano in circostanze dove le tradizioni delle loro famiglie e la loro cultura d'origine impone loro un altro destino, apparentemente sono come tutte le coetanee, frequentano la scuola, vestono i jeans, ma quando attraversano la soglia della porta di casa è tutta un'altra storia, per alcune la adolescenza implica essere pronte per il matrimonio, senza avere la possibilità di dire cosa ne pensano e se sono o meno d'accordo.

Affrontare un matrimonio senza potere scegliere con chi vuoi condividere la tua vita è una violenza, solo che molte delle ragazze che si trovano in questa situazione crescono pensando che vada bene così, da piccole è stato detto loro che è quello il loro futuro, che fa parte della vita di una donna, che cosi hanno fatto le loro mamme, le zie e le nonne, ma quando vedono come vivono le altre ragazze occidentali è uno shock culturale, quando si abituano a sentire parlare di egualianza tra uomini e donne fuori di casa e a scuola sentono parlare di diritti capiscono di poter vivere una vita diversa dove è possibile fare delle scelte; è uno scontro di valori, di culture.

Quando si parla di violenza di genere dobbiamo parlare delle ragazze che non tornano più a scuola dopo le vacanze estive perché rimandate a casa nei loro paesi d'origine per doversi sposare per forza, non per amore. Vedono sbriciolarsi i loro sogni senza protestare, alcune di loro si dichiarano contrarie a queste arbitrarietà, ma sono maltrattate dai fratelli e dai padri, qualcuna trova il coraggio di chiedere aiuto e riesce ad andare nei centri antiviolenza o in case protette, lontano da queste situazione di oppressione, ma altre com'è il caso di Sanaa, diciotto anni, figlia di immigrati marocchini, finiscono uccise dal padre. La sua unica colpa era volere essere libera di decidere come vivere la propria vita. Queste ragazze sanno cosa le aspetta se vanno contro corrente, quella è una delle cose che più colpisce, che una ragazza sappia che se non segue le usanze della sua famiglia possa andare incontro alla morte e comunque ci provi con tutte le sue forze.

Vengono punite per aver infranto l'onore della loro famiglia, ma di che onore parliamo in una cultura che continua a vedere le donne come oggetti? Abbiamo delle leggi che devono essere modificate per salvaguardare queste ragazze e dar loro la possibilità di vivere come persone, essere trattate come individui che capiscono che possono essere aiutate, che il fatto di vivere in una società "civile" dà la opportunità di avere un domani. C'è un Codice Universale dei Diritti Umani per tutelare anche le persone più vulnerabili, in questo caso le donne e il fatto che l'Italia aderisca a diverse convenzioni e patti internazionali la impegna a garantire la protezione di queste donne  come in una società dove si combate contro l'emarginazione femminile.

Viviamo in una società multiculturale, ma quando le tradizioni di determinate culture mettono a rischio l'equilibrio della nostra, andando in contro alle libertà individuali, è necessario ricordare quanti passi avanti abbiamo fatto nelle ultime decadi per l'emancipazione delle donne e dei loro diritti.


(Jhoana Ostos Tavera)