ATTUALITA'

La paura dell'altro

Dalla mattina alla sera ci bombardano i telegionali con notizie di atti di violenza perpetrati dagli extracomunitari, al bar o al supermercato in tanti si lamentano dello scarso livello delle scuole, dei servizi e della povertà nella quale ci stiamo immergendo e alla fine la conclusione e la stessa: "ci sono tropi stranieri e ci tolgono tutte le opportunità di miglioramento per gli italiani, prendono anche i posti nelle graduatorie per le case dal Comune, negli asili nidi e nei posti di lavoro, sono colpevoli gli immigrati di questa situazione". E gli stranieri come la vivono questa situazione? Alcuni arrivano qua e più avanti con il ricongiungimento famigliare fanno arrivare moglie e figli, altri sono sposati con italiani, con figli nati nei paesi d'origine oppure in Italia, sono tifosi di cuore dalle squadre sportive italiane, cominciano ad imparare la lingua italiana e poi diventa la loro lingua al lavoro o nelle scuole, dal momento dal loro  arrivo cominciano poco a poco ad integrarsi, sentono un po' che è anche il loro paese.  La situazione in alcuni casi è veramente difficile, per il colore di pelle subiscono la peggiore discriminazione. Adesso sono vittime di violenze e percosse anche i ragazzini sia femmine che maschi, no si sfugge più a queste situazioni. 

Molti cittadini italiani ed stranieri si chiedono perché dobbiamo combattere tra di noi? Forse è vero, ci sono tanti immigrati, ma ci sono tanti lavori che qualche anno fa non lo facevano gli italiani, in quel momento quindi c'era bisogno della mano d'opera straniera cosi si favoriva anche l'economia. Alcuni commentatori affermano che l'economia italiana ancora galleggia grazie al lavoro sottopagato degli extra comunitari. Ci sarebbe invece la necessita di creare tra italiani e stranieri una forza congiunta per cercare di migliorare la situazione dal paese che a tutti ha dato tanto ma che adesso li colpevolezza.

La parola "extracomunitari" chiaramente vuole dire al di fuori della comunità economica europea ma è da parecchio tempo che si utiliza in tono discriminatorio, ha cambiato completamente significato. 

(Jhoana Ostos Tavera)